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148 effetti del calore sulla vegetazione.

alla somma della temperatura estiva, ma che pure non possono nemmeno vivere per la sensibile differenza che passa tra la temperatura estiva e la jemale. L’ulivo e certi agrumi, non che altre piante che vegetano assai bene presso le rive de’ nostri laghi, dove la vite matura a stento il suo frutto, non possono sicuramente resistere nella provincia di Milano, o soltanto appena lungi da que’ luoghi, quantunque la temperatura estiva sia maggiore, a causa del freddo sensibile dell’inverno. Noi abbiamo una media estiva eguale a quella di Nizza e di poco inferiore a quella di Palermo, eppure non possiamo coltivare l’ulivo, gli agrumi e tant’altre piante di climi caldi che colà si coltivano, perchè la media jemale della Lombardia, singolarmente lontana dai laghi, è di circa 8 gradi inferiore a quella di que’ paesi, e l’ulivo e gli agrumi non resistono a più di cinque giorni d’un freddo di -5°; oltre che havvi una forte differenza nella temperatura autunnale. La stessa vite non può dare l’uva tanto zuccherina di Sicilia, poichè la minima atmosferica è in quel luogo di gran lunga superiore alla nostra; e, come abbiam veduto, le medie possono risultare da cifre molto distanti fra loro.

§ 158. Vi ho poi detto che nei climi caldi la, formazione dell’amido e dello zuccaro è assai più facile. Ed infatti, sotto l’influenza del calore, cui va sempre unita una corrispettiva quantità di luce, l’assimilazione del carbonio è più facile ed abbondante per mezzo di tutte le parti verdi della pianta: l’umidità terrestre meglio serve a sciogliere i carbonati che si trovano nel suolo ed a tradurre, per mezzo delle radici, l’acido carbonico nell’organismo vegetale. Ed il fatto ci comprova questa asserzione, avendo osservato che i frutti dolci, zuccherini od amilacei richiedono una sensibile somma di calore, la quale non possono avere che dove il clima sia caldo; così la canna da zucchero non resiste più lontana dai 38° grado di latitudine dall’equatore, il riso dal 45°, il melgone e l’uva non danno buon prodotto che sino al 46°, laddove il