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decomposizione delle sostanze vegetali. 117

un ramo da una pianta viva, e voi vedrete cessare la vita in quelle parti separate, e successivamente decomporsi e marcire. Date un colpo violento sulle carni di un animale o sulla scorza d’una pianta, come fa la grossa grandine, e la carne e la scorza compresse e contuse si staccheranno dall’individuo, indi si altereranno e marciranno.

Il contatto di sostanze già in istato di fermentazione può propagare in altre di natura analoga il proprio stato di scomposizione, per mezzo dell’alterazione che loro vien comunicata dalle molecole che sono in movimento. Della verità di questo fatto potrei citarvi moltissime prove, tra le quali l’innesto del vajuolo vaccino, o di altre materie in istato di putrefazione che, introdotte nelle carni vive e sane, infiammano e decompongono, producendo pustole o tumori marciosi; i così detti lieviti o fermenti, quali sono la pasta ed il latte fermentati, il fondo della birra o del vino o dell’aceto, che sono capaci di comunicare alla farina, al latte, alla birra od al mosto freschi le stesse loro qualità, ossia lo stesso loro stato; i campagnuoli tutti poi sanno quanto sia nocivo alle piante il contatto di radici o d’altre parti morte di una pianta di qualità affine. Voi vedete che quando muore un gelso in qualche fila, molto più e la piantagione è troppo fitta, i gelsi vicini facilmente soffrono, ed avviene non di rado di vederne morire molti, gli uni in seguito agli altri, in breve spazio di tempo. Nè a spiegare quest’ultimo fatto mi si opponga la teoria degli escrementi, che in allora dovrebbe essere soltanto dannoso il contatto delle radici vive le quali secernono, e non quello delle morte, nelle quali, essendo cessata ogni funzione vitale, sarebbe pure cessata la escrezione (secrezione).

§ 130. Tanto la separazione, o la cessata relazione d’una parte col rimanente individuo, quanto il contatto di sostanze analoghe già in istato di decomposizione, non possono determinare la fermentazione senza il concorso dell’aria o dell’acqua, e d’una temperatura maggiore di 0° e minore di 100°.