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decomposizione delle sostanze vegetali. 115

Pirenei danno dell’oricella di qualità inferiore. L’oricella è di color porpureo carico. Sottratta al contatto dell’aria perde il colore e lo ripristina se viene nuovamente esposta, mostrando anch’essa di colorarsi in contatto dell’ossigeno e dell’ammoniaca, come succede dell’indaco.

§ 127. Nell’esaminare questi colori vegetali, ed il loro modificarsi per effetto degli acidi, degli alcali e specialmente per effetto dell’ossigeno atmosferico, possiamo portare un appoggio a quanto abbiamo detto parlando della colorazione dei vegetali (§ 43), essere cioè probabile che nei vegetali esista un sol liquido, fors’anche incoloro, il quale in contatto coi diversi agenti atmosferici, vero camaleonte vegetale, a seconda dell’intima costituzione dell’organo cui appartiene, assorbendo ossigeno, carbonio o fors’anche azoto, acquisti un diverso colore; questo colore inoltre potrebbe modificarsi per effetto della natura chimica dei sughi che la pianta riceve ed elabora in una data parte; e finalmente sembra predominare il color verde ove siavi abbondante e libera assimilazione di carbonio; il giallo ove, relativamente agli altri principj componenti, abbondi l’idrogeno; il rosso ove siavi assorbimento d’ossigeno, ed un colore azzurro o nerastro ove l’ammoniaca e l’azoto vi concorrano.

della decomposizione delle sostanze vegetali.

§ 128. Tutti i corpi, tanto animali, che vegetali e minerali, quando per qualche causa vengano a perdere quell’equilibrio di parti che era proprio del loro modo di esistere, vale a dire che cessino di vivere, le molecole di cui sono composti, ossia le diverse combinazioni che in esse trovansi dei corpi semplici abbandonate a sè, ed in concorso dell’aria e dell’umido, si svincolano ed obbediscono a nuove attrazioni e combinazioni più naturali e più ovvie fra i diversi principj pure in iscomposizione, coi quali trovansi in contatto. Questo primo mo-