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è sui graticci, e la luce che egli stesso raccomanda, abbastanza ci salverebbero da siffatto inconveniente.
Convinto pertanto che il calcino non sia essenzialmente contagioso, ad indagare quale possa essere la causa occasionale del suo sviluppo non mi sembrano inutili le seguenti osservazioni, cioè:
1° Che gli studi fatti sull’educazione del baco da seta, e specialmente quelli sul calcino sono quasi tutti di paesi relativamente settentrionali e più freddi di quelli ove dapprima venne educato; e l’essere tali studi tutti recenti mostrano non molto lontana anche fra noi la prima comparsa del calcino.
2.° Che il calcino andò sempre più aumentando col trasportare il baco dal Sud al Nord, come possiamo convincerci dal vedere che meglio riesce la semente de’ bachi portata dal Nord al Sud che non viceversa, donde il comune desiderio di aver semente da paesi relativamente superiori.
3.° Che i bachi fatti nascere artificialmente a gran calore, il quale dopo non si possa mantenere nè aumentare, facilmente contraggono il calcino fin nelle prime età, donde il pregiudizio della semente abbruciata: e che il calcino non di rado svilup-