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Ora il baco da seta, come appartenente alla classe degli insetti, deve naturalmente aver bisogno d’una minor proporzione d’ossigeno che non gli altri animali a lui superiori. A questo s’aggiunge poi l’osservazione pratica che, innocua e spesso vantaggiosa ai bachi riesce la combustione di sostanze vegetali nei locali spandendovi molto carbonio a dispendio anche di parte del loro ossigeno 1; che se il fumo fosse nocivo alla salute dei bachi, ben pochi se ne salverebbero, trovandosi frequentissimamente i locali così pieni di esso che l’uomo a mala pena entro vi regge, mentre i bachi al contrario meglio mangiano e si mantengono; che la loro riuscita è spesso migliore nei locali piccoli e poco ventilati; che a pari circostanze è migliore la condizione dei bachi de’ graticci superiori, i quali più

  1. Dal riassunto delle opere Chinesi sull’educazione del baco da seta, pubblicato dal Mogni, dicesi usar essi riscaldare il locale destinato pei bachi, praticando in esso una buca ove ponesi il combustibile ad ardere lentamente, chiudendolo previamente con gran cautela e quivi adunque la combustione si farà a spese dell’ossigeno dell’ambiente, il quale resterà sovra carico di carbonio. Ivi pure accennato è l’uso di far passare del fuoco sopra i graticci prima di dar il cibo ai bachi, onde dopo meglio l’appetiscano.