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può essere opportunamente applicata, in seguito riesce dannosa.
Vero è infatti che per un regolare e pronto sviluppo dei germi è necessario un certo grado d’oscurità, poichè la stessa natura a ciò scelse come si disse, la primavera ed anche l’autunno, stagioni che, oltre la dominante umidità, hanno le notti più lunghe del giorno, e questo illuminato da un sole ancor debole a cagione della poca sua altezza sull’orizzonte; come pure è di fatto che più prontamente e meglio germogliano quei semi che siano in luoghi ombreggiati o coperti interamente dalla terra, che non quelli che, essendo alla superficie, siano esposti a soverchia luce. Questa legge però cessa al momento che il seme siasi sviluppato; che anzi allora abbisogna tanto più di luce quanto più s’avanza nel suo sviluppo o perfezionamento. E difatti se noi faremo germogliare un seme vegetale in luogo oscuro, esso, dopo sbucciato, crescerà esile e biancastro e si dirigerà verso quella parte donde per caso penetrasse qualche raggio di luce; difficilmente poi fiorirà, e certamente non porterà semi, chè la sua inattitudine ad eseguire una data funzione riescirà sempre mag-