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IL PRIMO CANTORE



I


Il primo a cantare d’amore
      chi è?
Non si vede un boccio di fiore,
non ancora un albero ha mosso;
la calta sola e il titimalo
verdeggia su l’acqua del fosso:
e tu già canti, o saltimpalo,
      sicceccè... sicceccè...

II


Un ramo non c’è, con due frasche,
      per te!
Brulli sono meli e marasche;
forse il mandorlo ha imbottonato:
tu nella vigna sur un palo,
tu sul palancato d’un prato,
d’amore canti, o saltimpalo,
      sicceccè... sicceccè...