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44 | la voce |
a quei dì beati e fugaci
che aveva i tuoi baci Zvanî!
che m’addormentavano gravi
campane col placido canto,
e sul capo biondo che amavi,
sentivo un tepore di pianto!
che ti lessi negli occhi ch’erano
pieni di pianto, che sono
pieni di terra, la preghiera
di vivere e d’essere buono!
Ed allora, quasi un comando,
no, quasi un compianto, t’uscì
la parola che a quando a quando
mi dici anche adesso... Zvanî...