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“the hammerless gun„ 17


Sei buono tu, grande tra i grandi;
nè spregi la nera capanna.
Al pio boscaiolo tu mandi
sovente la ricca tua manna.

Gli mandi un tuo sciame, che scende
giù giù per la valle remota,
qual tremulo nuvolo, e splende.

Lo segue un tumulto canoro;
chè timpani, cembali, crotali
chiamano il nuvolo d’oro.


Dico: egli ride roseo, ma scorso
il suo minuto, ridoventa azzurro
e grave. Io scendo lungo il Rio dell’Orso,
ne seguo un poco il fievole sussurro.

E me segue un tac tac di capinere,
e me segue un un tin tin di pettirossi,
un zisteretetet di cincie, un rererere

di cardellini. Giungo dove il greto
s’allarga, pieno di cespugli rossi
di vetrici: il mio luogo alto e segreto.

Giungo: e ne suona qualche frullo, un misto
di gridii, pigolii, scampanellii,
che cessa a un tratto. L'hammerless m’ha visto
un fringuello, che fa: Zitti! sii sii