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MIA MADRE



Zitti, coi cuori colmi,
ci allontanammo un poco.
Tra il nereggiar degli olmi
brillava il cielo in fuoco.

...Come fa presto sera
o dolce madre, qui!

Vidi una massa buia
di là del biancospino:
vi ravvisai la thuia,
l’ippocastano, il pino...

...Or or la mattiniera
voce mandò il luì;

Tra i pigolìi dei nidi,
io vi sentii la voce
mia di fanciullo... E vidi,
nel crocevia, la croce.