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LA MIA MALATTIA



I


L’altr’anno, ero malato, ero lontano,
a Messina, col tifo. All’improvviso
udivo spesso camminar pian piano,

a piedi scalzi. Era Maria, col viso
tutt’ombra, dove un mio levar di ciglia
gettava sempre un lampo di sorriso.

A volte erano i morti, la famiglia
nostra... Io pian piano mi sentia toccare
il polso, e sussurrare: — Oh! la mia figlia!

sola! con nulla! con di mezzo il mare!

II


Quelle sere, Maria non, come suole,
pregava al mio guanciale, co’ suoi lenti
bisbigli, con le sue dolci parole: