Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IL SONNELLINO
Guardai, di tra l’ombra, già nera,
del sonno, smarrendo qualcosa
lì dentro: nell’aria non era
che un cirro di rosa.
E il cirro dal limpido azzurro
splendeva sui grigi castelli,
levando per tutto un sussurro
d’uccelli;
che sopra le tegole rosse
del tetto e su l’acque del rio
cantavano, e non che non fosse
silenzio ed oblìo:
cantavano come non sanno
cantare che i sogni nel cuore,
che cantano forte e non fanno
rumore.