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I.
Nevea
alza la roccia dall’annoso bosco,
2d’ombre profonde e misteriose fosco,
tagliente e nuda incontro alla divina
4del ciel purezza, come una rovina
ciclopica. La luna, alta e rotonda,
6di luce bianca il bianco sasso innonda,
e ne riga di fredde ombre azzurrine
8il fianco tormentato di lavine.
Alto silenzio avvolge il bosco, il monte,
10non trema foglia, non gorgoglia fonte.
Una stella s’accende, brilla e va,
12solco di fuoco, per l’immensità.