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al mare jonio 3

Or sì limpido e piano, a le contese
Cime de’ monti il torbido attollevi
Flutto ruggente a le vendette! — E quando
Su la viaggiatrice arca sorrise50
L’iride giovinetta il riversato
Mar seminando d’amorosa luce,
E la nivea palomba iva radendo
Le refluenti acque vittrici, e gaie
Saliano a l’aria le montagne, e Dio55
Perdonava a la terra, allor tu forse
Per novo imperio agli ospiti migravi
Liti che bagni. Maraviglia al sole,
Fiorir di boschi i discoperti abissi,
E sonâr di città.60

IV


Salve! Tu prima
(Se ne le antiche età non erra il carme)
Prima ponevi le capanne in queste
Rive odorate, o generosa e bella
Tirrenia prole! Vergini boschetti65
Di mortelle e d’aranci eran ghirlanda
A queste onde lucenti; e mentre al sole
Le cavalle pascean per la pianura,
Tu, riposata a l’ombra, inni campestri
Meditavi, l’estiva ora ingannando.70
Sovente io vidi la dïurna luce
Romper da l’acque e alluminar l’estreme
Zone del mar di timidi baleni;