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328 il carmelo

     Creäto un astro con dipinta in seno
     La montagna d’Elia, splendido trono
     A l’ancella di Dio!... Gracili balli
     Guidar gli alati, e una canzon d’amore340
     Dietro la corsa de l’eterne ruote
     Lieve seguia «Salve, de l’onde, o stella!
     «Salve, porta del Ciel!» Solennemente
     Tolse Maria la fiammeggiante immago,
     E grazïosa la fermò sul cuore345
     Del dormïente.... gli fasciò la fronte
     Di finissimo velo, e annebbïata
     Da un nugolo di rose, alta nei cieli
     Fra la pompa degli angeli si chiuse....
     Tornò l’aria serena — Esterrefatto350
     Ei da la mira visïon destossi,
     E tuttaquanta l’armonia sentita
     Eragli in cor, qual murmure incessante
     A chi sottesso il padiglion de l’onde
     Profonda il nuoto — Scapolar divino355
     Calar sentissi da la fronte, e pianse
     Pianto di gioia! Rivelò dai mari
     Le memorande cose: alto gioïrne
     D’Europa i figli, ed in devote lane
     Chiusi, mille potenti ergean cenobî360
     Carmelitani — Tolte agli aurei balli,
     Ai colmi laghi, a le turrite mura,
     Mille fanciulle disparian nei claustri,
     Come gruppi di stelle in veleggiante
     Nuvola assorte: altre, d’un lungo addio365
     Fissando l’armi dei paterni spaldi,