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il carmelo 327

     D’agitati turiboli staccata
     Süavemente!... Il sognator sentissi
     Da celeste delirio ammalïato,
     E ne piangea.... quando, ad un’ora, aperta310
     Nube, che chiusa procedea dïanzi
     Fra tanta luce, in maestà Divina
     La Signora degli angeli fu vista!
     Due Cherubini le reggean sul capo
     Il diadema dei Cieli, attornïato315
     Di sette stelle: altri, dai casti veli
     Fuor nevigando intemerati gigli,
     Fiorianle il santo seno: avea sgabello
     Mille e mille conteste ale tremanti
     Di Serafini.... spazioso ammanto,320
     Tinto in eterno verde, e di rubini
     Seminato e di perle, digradava
     Dagli omeri divini a le seguenti
     Nuvole in grembo.... le raccolte chiome
     Erano d’oro.... erale velo al viso325
     Il sole de la grazia! — Allor doppiarsi
     Le sante corde e i vorticosi incensi,
     Ed aggruppati in supplici corone
     Cento angioletti il dolce inno levaro:
     «Salve Regina!» e ripetean sonori330
     I convessi del Ciel chiari cristalli
     «Salve!» — Da l’ala Raffael staccossi
     Verde una piuma: sette raggi il sole
     Piovve dal capo: un Serafin dell’iri
     Azzurrina degli occhi, altri di bianche335
     Penne scemârsi, e uscia di tanti doni