D’agitati turiboli staccata
Süavemente!... Il sognator sentissi
Da celeste delirio ammalïato,
E ne piangea.... quando, ad un’ora, aperta310
Nube, che chiusa procedea dïanzi
Fra tanta luce, in maestà Divina
La Signora degli angeli fu vista!
Due Cherubini le reggean sul capo
Il diadema dei Cieli, attornïato315
Di sette stelle: altri, dai casti veli
Fuor nevigando intemerati gigli,
Fiorianle il santo seno: avea sgabello
Mille e mille conteste ale tremanti
Di Serafini.... spazioso ammanto,320
Tinto in eterno verde, e di rubini
Seminato e di perle, digradava
Dagli omeri divini a le seguenti
Nuvole in grembo.... le raccolte chiome
Erano d’oro.... erale velo al viso325
Il sole de la grazia! — Allor doppiarsi
Le sante corde e i vorticosi incensi,
Ed aggruppati in supplici corone
Cento angioletti il dolce inno levaro:
«Salve Regina!» e ripetean sonori330
I convessi del Ciel chiari cristalli
«Salve!» — Da l’ala Raffael staccossi
Verde una piuma: sette raggi il sole
Piovve dal capo: un Serafin dell’iri
Azzurrina degli occhi, altri di bianche335
Penne scemârsi, e uscia di tanti doni