Ma, quando in suo rigore
L’Eterno a l’uom parlò,
Te l’Increato Amore
De l’ali sue velò.80
Con che mirandi simboli
La voce de’ Veggenti
Te mallevò purissima
A le venture genti,
Che la Jesséa radice85
Videro in Te fiorir,
E di fragranza altrice
Tante speranze empir!
Come di luce un limpido
Raggio che al sol reddia90
Intatto da le tenebre
Che traversò per via,
Così serena e pura
Varcavi il dì mortal,
Intatta da la dura95
Necessità del mal.
Da che gli umani ottennero
Del tuo dolor mercede,
Visse nel cor de’ popoli
Questa indomata fede!100
Da’ suoi nemici illesa,
Di gente in gente andò,
Fin che per lei la Chiesa
La sua parola alzò.