Nemica a Dio saresti
Stata, un istante ancor,
Tu nata in pro de’ mesti
Ad espugnarne il cor?
Or non dovea la grazia,25
Che l’avvenir matura,
Sola per Te precorrere
L’universal sciagura?
O chi previde il franto
Patto su l’uom gravar,30
Te non potea dal pianto,
Che ne verria, francar?
Tu pria che fosser gli Angioli
Eri davanti a Dio!
E allor che da le tenebre35
Del nulla il mondo uscìo,
Con l’Increato Spiro
Tratta su l’acque a par,
In infinito giro
Cieli corresti e mar.40
Come solinga lampade,
Che pria de’ tempi ardea,
Raggiavi pel crepuscolo,
Che innanzi a Lui correa.
Spumando il mar profondo45
Te luce sua chiamò:
Da la sua culla il mondo
Inni d’amor t’alzò.