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262 | il cantico de' cantici |
sua mistica Sullamita. L’Arpa di David fu come la culla del Cantico de’ Cantici. Non è poetica conghiettura la nostra. Leggasi il salmo quadragesimo quarto; e nell’Epitalamico, quivi rapidamente abbozzato da David, si rinverranno i germi dell’altro Epitalamico magnificamente tratteggiato dal figlio nella Cantica. La stess’allegoria, gli stessi protagonisti, la stess’aria, lo stesso movimento. Riportiamone alcuni brani:
« Specioso in bellezza sopra i figliuoli degli uomini: la grazia è diffusa sulle tue labbra!
« Cingi ai tuoi fianchi la spada, o potentissimo!...
« Colla tua speciosità e bellezza, tendi l’arco, avanzati felicemente, e regna!
« Spirano mirra e lagrime e cassia le tue vestimenta, tratte dalle case d’avorio;
« Onde ti rallegrano le figlie de’ regi, rendendoti onore!
« Alla tua destra si sta la regina in manto d’oro, con ogni varietà d’ornamenti!..
« Ascolta, o figlia, e considera, e porgi le tue orecchie, e scordati del tuo popolo e della casa di tuo padre.
« E il Re amerà la tua bellezza; poiché egli è il Signore Dio tuo, e a lui renderanno adorazioni.
« E le figlie di Tiro porteranno de’ doni, e porgeranno le suppliche a te i ricchi del popolo.
« Tutta la gloria della figlia del Re è interiore: ella è vestita d’un abito a frange d’oro con varii colori.
« Saranno presentate al Re dopo lei altre vergini: le compagne di lei saranno condotte a Te!
« Saranno condotte con allegrezza e con festa, e saranno menate al tempio del Re 1»
- ↑ Sal. 44. Traduz. del Martini.