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XXII prefazione

siero umano: non si leva certo all’altezza di Victor Hugo, ma egli è già uno che, come i ricordi di quel tempo ne fanno fede, poteva comunicare il suo entusiasmo ad un intero popolo, e dir parole che mille e mille dovevan ripetere col cuore stesso onde egli le aveva dette.


VI


Anche a qualche cosa di universale si leva parlando di musica al maggior musico che oggi viva nel mondo; pur nondimeno quell’alto sentimento è temperato e quasi vinto dal dolore. Il Verdi, col quale alla vista di questo golfo e di questo cielo aveva passato ore divine, lasciava Napoli; e al poeta, che ne accompagnava collo sguardo la nave, l’eden si cangia in un deserto, il mare in un abisso che lo dividerà per sempre dall’amico. E veramente, dagli ultimi versi del suo «Addio»1 si direbbe che nelle stesse

  1. A pag. 90 del presente volume. Il canto che vien poco dopo (pag. 96) A G.S.V., è indirizzato, come dagli accenni che vi si fanno al Verdi s’intende facilmente, alla gentil signora del famoso Maestro.