Dalle nebbie dei gelidi Trioni
Al sereno zaffiro d’Oriente50
Versai l’incanto delle mie canzoni
Amico d’ogni culto e d’ogni gente,
Levai la manca all’apice dei Troni,
Stesi la dritta a povertà languente,
Amico a questa, non da quelli domo55
Che nel tugurio e nella Reggia è l’uomo.
Fuvvi per nozze vergine festante?
Il Menestrello all’ara la seguia.
Fu fra castella alto signor spirante?
L’assistè Menestrello all’agonia.60
Or profeta dall’ilare sembiante,
Or pellicano in flebil armonia;
Maledetto tre volte maledetto
Chi l’anima condanna a un solo affetto.
Vidi un intero popolo addensarse65
Del mio liuto al sonito fugace:
Vidi di spade un nugolo levarse
A chieder guerra, a proclamar la pace:
Io vidi schiere per discordia sparse
Per me serrarsi in vincolo tenace;70
Fra le cittadi sconosciute entrai,
E benedetto le città lasciai.
Ebbi un’amata — Ed innocente ell’era
Come innocente è l’alma d’un bambino,
Pura siccome l’ultima preghiera75
Che manda a Dio morente pellegrino,