E cento vaghe fantasie mi vanno45
Scintillando per l’alma in te rapita;
E men gravoso e lamentabil anno
Parmi la vita!
Ma poco, il sento, fermerò le piante
Di qua dei cieli peregrin romito:50
Fra poco solcherò l’onda sonante
De l’infinito!
Tu su la sera allor, luce beata,
Più dolce un raggio a quella parte invia,
Ove l’arida polve avrò lasciata55
De l’ardua via!
E se velata di furtiva stilla,
Allor che imbruna ogni creata cosa,
Ti cercherà fra l’ombre una pupilla
Di me pietosa;60
Spira la pace in quel deserto core,
Che d’alto amor, come il tuo cielo, amai;
Che amai di puro e verecondo amore,
Come i tuoi rai.