M’ama, o divina creatura! Oh, m’ama!
Sovra ogni gaudio uman rendimi lieto,
Per quante volte ne celai la brama
E sospirai, segreto!120
Te, radïante nelle veglie, io vidi,
Di beltà che tu stessa, angel, non sai:
Sorridevi così, come or sorridi,
Nè favellarti osai.
Ne la luce degli uomini smarrito125
L’amor vien manco e, timido, s’arresta,
Qual, per subita vampa impaurito,
Il re de la foresta;
Ma qui fra l’onda e il ciel, ne l’infinita
Confidente beltà de la natura,130
Ti chiedo amor, felicitade e vita,
Divina creatura!
Deh, l’onda crespa de’ tuoi molli crini
Questa fronte, che brucia, umida tocchi!
Deh, la luce de’ tuoi sguardi azzurrini135
Mi sfolgori sugli occhi!
Sul mio supplìce volto il volto adìma,
Ch’io non oso rapir la mia mercede!
Cùrvati! E il tuo sovra il mio labbro imprima
Il suggel de la fede!140