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164 a s. luigi gonzaga

Tale quell’alma al patrio
     Riso immortal salia,
     China la guancia a l’omero
     D’ardente serafin.80

Volsero età di lagrime
     Da quel previsto istante,
     E la sua casta imagine
     Viva favella ancor;
Ed una cotta nivea,85
     E un giovanil sembiante
     Soavemente parlano
     Degl’innocenti al cor!.

O amabil santo! Il secolo
     Più ne le colpe affonda:90
     La gioventù va naufraga
     Per mar di voluttà,
E stupefatta e macera
     Da quella perfid’onda,
     Non che fallisca a l’opere,95
     Ma nè voler più sa!

O giovinetto! Assiduo
     Il tuo favor sovvegna
     A questi fior che mancano
     Sotto un perverso april!100
Fa che domati i palpiti
     Di voluttade indegna
     La gioventù rifolgori
     Di maestà gentil!