Tale quell’alma al patrio
Riso immortal salia,
China la guancia a l’omero
D’ardente serafin.80
Volsero età di lagrime
Da quel previsto istante,
E la sua casta imagine
Viva favella ancor;
Ed una cotta nivea,85
E un giovanil sembiante
Soavemente parlano
Degl’innocenti al cor!.
O amabil santo! Il secolo
Più ne le colpe affonda:90
La gioventù va naufraga
Per mar di voluttà,
E stupefatta e macera
Da quella perfid’onda,
Non che fallisca a l’opere,95
Ma nè voler più sa!
O giovinetto! Assiduo
Il tuo favor sovvegna
A questi fior che mancano
Sotto un perverso april!100
Fa che domati i palpiti
Di voluttade indegna
La gioventù rifolgori
Di maestà gentil!