Nobile amore. Io l’ho distretto al seno
Come fratello, penserò, codesto55
Potente artista! La sua man talora
Ai miei carmi impennava ali di foco!
Al cembalo il mirai, come un Apollo
Tornante a l’ara; l’Armonia più nova
Da le sue dita uscìa, quasi rifatta60
Da l’afflato del dio: salian le note
Blandïenti e dimesse intorno a lui,
Come la Musa achea
In pugno a Giove i fulmini vedea.
Addio! Consorte ne l’amor de l’arte,65
Se non di gloria, ti son io. Se chiaro
Agl’Itali il mio nome ancor non sona,
E forse mai non sonerà, quest’una
Gloria mi valga, che d’aperta fede
So proseguir quell’are, ove peranche70
Sacrificar non oso. Ad una meta
Moviamo insieme, e per diverse vie:
Tu glorïoso e grande, io di sì breve
Luce precinto; tu felice e lieto
De l’assolte promesse, io d’impotente75
Speme agitato! E nondimen tramonta
Per tutti il sole, ed a lontane arene
L’umanità viaggia! Oh, tu che il puoi
(La gloria no, ma questa
Possa t’invidio!) sul cammin la desta!80
Addio! Pari a quel fiume, onde segreta
Rompe la vena e soverchiando allaga