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sulla eloquenza del foro penale 69

Che dai rostri prorompe! Agitatrice75
     Ed agitata insiem, più che sonante
     Effusïon d’un cor, cui nieghi il fato
     Rivelarsi ne l’opre, opra sublime
     Viene allor la parola, e alteramente
     Fra l’ire alterne del conflitto esulta.80
     Semplice e mesta da la bocca emerse
     Del colpevol primier, quando i chiomati
     Boschi e le rupi balenár dinanzi
     A l’offeso Jehòva: e disperata
     E selvaggia scoppiò da le frementi85
     Labbra del fratricida, allor che il sole
     Mirò da l’alto impallidir la prima
     Umana vita, e de la morte i regni
     Vïolò giovinezza. E sì per lunga
     Serie di tempi da la mente inferma90
     De l’accusato la difesa uscia
     Sola, tremante e scapigliata, e spesso
     Convulsa e fioca tramortia nel pianto.
     Ma come la crescente alba del senno
     Investendo venia l’are inclementi95
     De la Nemesi umana, ivan benigni
     Riti ai severi sottentrando, e parve
     Oltraggio al dritto e a la natura insieme
     Indir pacata signoria di mente
     A chi travolto da spavento estremo100
     Fra gli ergastoli ondeggi e la bipenne.
     Peroratrice la pietà fraterna,
     Per man traendo il catenato, assurse
     Sovra i banchi del foro, e a l’infecondo