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vii. alla primavera | 35 |
tu de’ mortali ascolta,
90vaga Natura, e la favilla antica
rendi allo spirto mio; se tu pur vivi,
e se de’ nostri affanni
cosa veruna in ciel, se nell’aprica
terra s’alberga o nell’equoreo seno,
95pietosa no, ma spettatrice almeno.