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154 | i. canti |
pago fanno ad ogni or vostro appetito,
e il cor, che né gentil cosa, né rara,
né il bel sognò giammai, né l’infinito.
100Voi prodi e forti, a cui la vita è cara,
a cui grava il morir; noi femminette,
cui la morte è in desio, la vita amara.
Voi saggi, voi felici: anime elette
a goder delle cose: in voi natura
105le intenzioni sue vide perfette.
Degli uomini e del ciel delizia e cura
sarete sempre, infin che stabilita
ignoranza e sciocchezza in cuor vi dura:
e durerá, mi penso, almeno in vita.