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392 X. IL PRIMO AMORE

Tuttora il sen: c5è la vergogna iJ duro
Suo morso in questo cnr gà non opTava. j326
97. io giuroj An
100
E che senza rossor. di quello afletto
esgg. E parlo e canto, onde non ma, deliro
Bramai se norj [C]eleste altro diletto.
(ore h
c
E ancor ne’ sogni e ancor vegliando io miro
Talor così la santa vista, e mando
Da I intimo del petto anco un sospiro. An
Vive quel foco ancor, vive l’affetto,
Da cui, se non celeste, altro diletto
6
Giamn.a, non ebbi, e sol di lei in appago.
89. seno, AnN
seno; B26
93. E I An
EiIN
95. sentI; An
ch 326
cheN
97. cielo, AnF
Cielo. B26
voi An
voi, fl26
99. puro: An
puro. 526
Ve,.a nksnln.ent. iceolti.
CI. imago; An
mago, fl26

  • Vive quel foco ancor, vive I’ affetto

Spira»ei penskr mio Is Se)s m020
Da cui,,e non celesk, altro diletto
Giammai on ebbi, e sai di lei m appaga.
Vive qutl oc ancora e il dolce aeito
Vive nei pen.ie.r mio ec.
An
Spira neL pensier mio La bella imago,
I