Censura.’ di fare una nuova e più compiuta edizione di tutte le cose
da lui approvate, con altre tuttora inedite che aveva composte negli
ultimi tempi; e poichè s’era persuaso che, data la natura de’ suoi canti
e delle sue prose artistiche, nessuna Censura nei vari stati d’italia
avrebbe mai accordato il permesso della pubblicazione. segnatamente
di quelle parti che contenevano materia teologica e politica, aveva
pensato di farla stampare fuori ci Italia. E di fatti aveva avviate le
pratiche relative col De Sinner, che allora viveva a Parigi, e che era
riescito ad accordarsi col libraio Baudry, ben disposto in sul principio
ad assumere il carico dell edizione a tutte sue spese; tanto che il L..
aiutato dal Ran., aveva già preparato e ordinato in 3 cahìers, corrispondenti
a 3 volI., tutto il materiale per quella edizione. Di questo materiale,
oltre i mss. dellè cose inedite, faceva parte essenziale un esemplare stampato
dei due volurnetti dell’ediz. Starita, cui abbiamo già accennato, e
nel quale I A. aveva apportato di suo pugno molte notevoli correzioni che,
al dire del Ranieri, i g I i I i n i v a n o, cioè fermamente e ultimamente
gli piacevano n, tanto che non voleva più ritomaici sopra.2 Se
non che, quando pareva tutto appianato col aaudry, improvvisamente
questi cc si mostrò al tutto alieno del voler tener la parola che pur pareva
d’aver data o, dissuaso dal Tommaseo sempre ostile al L. e da’
suoi coriFei dell’italia parigina. E in séguito di questo il Ranieri. dopo•
un altro vano tentativo di una nuova edia. napolitana fatto nel 1839;
più tardi, e propriamente nell’ottobre deI 1843, pel consiglio e pel
tramite del Niccolini, iniziò e poi condusse a buon porto le trattative
con Felice Le Mennier per l’ediz, che, non senza difficoltà e indugi,
potè veder la luce in Firenze il IO marzo 1845.
Ora ‘esemplare corxetto della Starita (o piuttosto copia di scarto,
che non copia tirata a buono) ha un’importanza decisiva per determinare e
Sssare l’ultima forma dei canti e delle prose già editi. Easo oltre a
riprodurre le correzioni segnate negli Encta contiene un’altra settantina
di correzioni di mano del L., le quali dovettero esser fatte in *
Circa i motivi della •oppressionc vedasi ciò che ne dice I’ A. nella eri.
dcl 22 dicembre 36 al De Sinne, (Ep., III. 809) e anche it Ranieri netia cii.
allo stesso dei 31 gennaio 45. app. PERCILI. Nuol documenll intorno agli cdttl
e alla QUa di G. L., Firenze. Suecea,. Le Monnier 3t ediz. 1892,! PIERCILI, N. docum. cii., IX 2)’.
Le correzioni nell’L’rata dei Canti e nell Errata aggiunto in principio del
2° volumeio cno complessivamente 5 I, Tra esse. di veri ed evidenti falli hp0grafici
se ne possono ‘egnare appena 4; XVI, 3 XIX. IO; XXVI, 6: XXIX.
il i quali san tenui e di poc. o nessuna consegnenza. Come probabili, ma non-.