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DISCORSO PROEMIALE XXIV


Censura.’ di fare una nuova e più compiuta edizione di tutte le cose da lui approvate, con altre tuttora inedite che aveva composte negli ultimi tempi; e poichè s’era persuaso che, data la natura de’ suoi canti e delle sue prose artistiche, nessuna Censura nei vari stati d’italia avrebbe mai accordato il permesso della pubblicazione. segnatamente di quelle parti che contenevano materia teologica e politica, aveva pensato di farla stampare fuori ci Italia. E di fatti aveva avviate le pratiche relative col De Sinner, che allora viveva a Parigi, e che era riescito ad accordarsi col libraio Baudry, ben disposto in sul principio ad assumere il carico dell edizione a tutte sue spese; tanto che il L.. aiutato dal Ran., aveva già preparato e ordinato in 3 cahìers, corrispondenti a 3 volI., tutto il materiale per quella edizione. Di questo materiale, oltre i mss. dellè cose inedite, faceva parte essenziale un esemplare stampato dei due volurnetti dell’ediz. Starita, cui abbiamo già accennato, e nel quale I A. aveva apportato di suo pugno molte notevoli correzioni che, al dire del Ranieri, i g I i I i n i v a n o, cioè fermamente e ultimamente gli piacevano n, tanto che non voleva più ritomaici sopra.2 Se non che, quando pareva tutto appianato col aaudry, improvvisamente questi cc si mostrò al tutto alieno del voler tener la parola che pur pareva d’aver data o, dissuaso dal Tommaseo sempre ostile al L. e da’ suoi coriFei dell’italia parigina. E in séguito di questo il Ranieri. dopo• un altro vano tentativo di una nuova edia. napolitana fatto nel 1839; più tardi, e propriamente nell’ottobre deI 1843, pel consiglio e pel tramite del Niccolini, iniziò e poi condusse a buon porto le trattative con Felice Le Mennier per l’ediz, che, non senza difficoltà e indugi, potè veder la luce in Firenze il IO marzo 1845. Ora ‘esemplare corxetto della Starita (o piuttosto copia di scarto, che non copia tirata a buono) ha un’importanza decisiva per determinare e Sssare l’ultima forma dei canti e delle prose già editi. Easo oltre a riprodurre le correzioni segnate negli Encta contiene un’altra settantina di correzioni di mano del L., le quali dovettero esser fatte in * Circa i motivi della •oppressionc vedasi ciò che ne dice I’ A. nella eri. dcl 22 dicembre 36 al De Sinne, (Ep., III. 809) e anche it Ranieri netia cii. allo stesso dei 31 gennaio 45. app. PERCILI. Nuol documenll intorno agli cdttl e alla QUa di G. L., Firenze. Suecea,. Le Monnier 3t ediz. 1892,! PIERCILI, N. docum. cii., IX 2)’. Le correzioni nell’L’rata dei Canti e nell Errata aggiunto in principio del 2° volumeio cno complessivamente 5 I, Tra esse. di veri ed evidenti falli hp0grafici se ne possono ‘egnare appena 4; XVI, 3 XIX. IO; XXVI, 6: XXIX. il i quali san tenui e di poc. o nessuna consegnenza. Come probabili, ma non-.