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SECOLO XIX.


Ma quasi senz’avvedermene inoltrata io mi sono a parlarvi del secolo XIX, del secolo in cui viviamo. Giovami il farvi certa, che la importanza della femminile educazione è pregiata nella Italia da quanti vi sono padri, da quante madri vi sono è desiderata, e da quanti sentono il bisogno di vedersi rinnovati nei figli loro. Scomparve per ogni dove il ridicolo sulla conveniente coltura del nostro sesso perchè volte sono le idee ed i pensamenti all’utile ed all’onesto; nè oramai un solo ci resta, che dovendosi unire ad un’amabile fanciulla non senta la necessità, ch’ella sia fatta onesta, docile, amorosa, nutrita da veri principj di morale e di religione, di pensar retto, di cuore schietto e leale. La quinta parte appena abbiamo varcata di questo secolo, e già d’illustri nomi e di chiare opere di femminile ingegno ei va fregiato; quindi, se vana non è la mia speranza, prima che a pacifico eterno sonno gli occhi miei chiudansi in pace, vedrò la mia Italia per esse e per l’aumentato stuolo di nuovi non più mietuti allori sempre più adorna. Possa la invidia rea e la detestabile ignoranza non opporre

    Religione Cristiana, lo sono altresì gratuitamente nel leggere, scrivere, nelle operazioni aritmetiche, ed in ogni maniera di lavoro. In alcune città quest’uffizio è affidato a monache, ed in qualche altra a persone secolari.