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SECOLO XVIII.
Ma stanche al fine le pudiche Castalie sorelle del basso ronzare di vili insetti, gradito dono al Zappi accordarono di soave armoniosa lira, ed in lui il dolcissimo delicato cantare, le grazie tutte, le vaghe immagini ed i modi del divino Anacreonte trasfusero. Vincenzo Leonio, Silvio Stampiglia, il Gravina, il Guidi, il Menzini, il Paolucci, e più d’ogni altro il Crescimbeni, fattosi il Zappi emulo e compagno, alla fondazione si adoperarono dell’Accademia Arcadica di Roma nel 1690, e questa nuova Republica, resa possente di numerose colonie per tutta Italia mandate, e tutte dallo stesso spirito accese, mosse guerra implacabile al mal gusto che gl’Italiani felici ingegni con vandalico furore miseramente predava.
Con auspizj all’Italia ed alle lettere sì fausti, da chiare luce irradiato, altero dunque la fronte il secolo XVIII, e grande quanto mai altri stato il fosse in sua dottrina mostrossi. La Fisica, la Chimica, l’Anatomia, la Storia naturale, la Logica, la Filosofia, il Dritto naturale, l’Erudizione sacra e la profana, e quanto mai nell’ordine istorico o cronologico, e nel poetico arringo e nella conoscenza delle lingue bramare si possa, tutto quel secolo abbracciò. E qui dato mi sia che tanto quanto il bollente mio zelo