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rendersi ingiusta verso tutto il restante della penisola, per essere da se sola chiarissima.

Affine però di ridurre a dimostrazione questa verità, necessario rendesi il darvi un’idea dello stato d’incremento e di decadenza, a cui nella Italia andarono le lettere soggette nelle differenti epoche, poiché da quell’incremento e da quella decadenza derivò spesso la maggiore o minore coltura del gentil sesso. Anzi io mi riprometto di convincervi: »Che meno assai che dalla protezione dei mecenati e dalle lodi de’ commentatori accordate al nostro sesso, meno assai che dagli eccitamenti o dal biasimo, furono esse condotte allo studio delle lettere e delle scienze da squisitezza di genio, ed allora più il furono che in altra epoca il fossero mai, in quelle appunto che voi credete aver riposato in ozio vile all’ombra di antichi allori.

Ed oh perchè mai sono io scarsa di mezzi più che di buon volere, che di tutte il nome noto ed il sapere non solo farvi vorrei, ma di tutte l’anima ardente ed il retto giudicare e il cuore onesto vorrei mostrarvi? Ma poiché alla estensione della mia brama soccorrere non posso, mi limiterò ad unirvi in un Prospetto biografico la ricordanza di quelle egregie, che a mia cognizione i loro nomi illustrarono o nelle scienze o nelle lettere amene, e delle quali a noi restano cari ad un tempo e preziosi gli scritti.