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nostra, quello non è certamente di farsi sprezzatore altero dell’altrui costume, che anzi a straniero troppo spesso l’Italiano si affida, e come di oracolo, dell’oltramontano promulgatore ascolta il parlare e abbraccia i consigli.

Che se alcuna volta agli stranieri sembra troppo riservato verso di loro il nostro sesso, non mancano argomenti validissimi a difendere tale contegno; e prima d’ogni altro l’Italiano carattere e l’educazione delle Italiane donne ne accerta, che da inscienza non già deriva, ma da sola circospezione: raro essendo che una donna, anche abbondevolmente istrutta, ostenti nelle compagnie il proprio sapere senza esserne da grande motivo provocata: sentimento di delicatezza esquisito reputandosi, e proprio di chi ha lo spirito di bel sapere fornito, credersi minore d’ogni altro: sentimento che dall’animo gentile delle Italiane nostre sommamente pregiato, caute le rende a non manifestare che con sobrietà somma quelle cognizioni di cui vanno adorne, e che di noi fece dire al sig. Fantin d’Odoards 1: »Gli uomini come le donne si applicano in Italia alle scienze ed alle lettere; e la commedia delle donne saccenti non avrebbe incontrato alcun favore in quella penisola. Egli è vero, che le donne saccenti di Moliere erano ri-

  1. Storia d’Italia del sig. Fantin d’Odoards, T. VIII.