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e non dissimulo, che certa ancora di non piacervi, non mi starei per questo in silenzio, essendo cosa della massima importanza il far conoscere a Voi ed agli Inglesi vostri la verità.
Vi hanno ingannata, Lady, nel farvi credere che le manque d’instruction sia la causa diretta che allontani tutte, o una parte delle Italiane dal s’associer alle straniere. Io non posso accordarmi con voi sopra quest’articolo, e negare voi stessa non saprete d’avere ricevuti in Milano, in Napoli, in Piemonte, e nella stessa Roma, che voi chiamate sovra ogni altra inospite, prove non dubbie di quella urbanità che pure vi piace di contrastare; come certamente negare nol vorrebbero tanti probi ed onorati Inglesi e Francesi e Tedeschi, che primi furono a visitare la nostra Penisola, e che ben accolti nelle scelte, brillanti ed erudite compagnie, e nell’interno delle famiglie quasi fratelli ricevuti, scolpirono nelle loro anime oneste indelebile sentimento di riconoscenza. Parlano pressoché tutti gli scrittori di viaggi della Italiana ospitalità, e molti ancora degl’Inglesi vostri ne parlano 1, e non vi ha che qualche maligno che ’l nieghi. Per fino l’irrequieto Sharp non osò dissimularla nelle sue Lettere itinerarie, perchè se difetto havvi in qualche individuo della Nazione