esse debbano obbedire le giovani ed inesperte. Il capo esige e riceve obbedienza assoluta in ogni rapporto. La galanteria cavalleresca verso il bel sesso non è suo mestiere; solo nella lotta egli riporta il premio dell’amore. Lo jus primæ noctis è ancor oggi in vigore. Egli diventa lo stipite di un popolo, e la sua razza si aumenta, non altrimenti che quella di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe, come la sabbia del mare. Nessuna femmina della banda può fare all’amore con altro maschio azzimato; i suoi occhi sono acuti; la sua disciplina è severa; in affari d’amore non comprende lo scherzo. Le femmine che l’obbliassero sono bussate e pelate in modo che passa loro certamente la voglia di avere dei rapporti cogli altri eroi della banda; lo scimiotto poi, che violando la legge dell’harem offende il sultano superbo del suo diritto, resta ancor maggiormente malconcio..... Del resto il capo esercita il suo uffizio con molta dignità. La stima che egli gode, dà al suo contegno una certa sicurezza ed indipendenza