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38 | l'istinto |
rante l’estate fino presso l’Oceano glaciale e si ritirano di nuovo verso il sud in sul cominciare dell’inverno. Non ostante la sanguinosa distruzione portata dall’uomo tra questi animali, osservansi ancor oggidì colonne di diecimila e più individui viaggianti nelle direzioni indicate, e nei tempi passati questi ruminanti aprivano colle loro gite regolari larghi passaggi attraverso alle foreste, alcuni dei quali si trasformarono poi in strade oppure in letti di torrenti o fiumi.
Non meno sorprendenti sono le migrazioni di altri ruminanti, tra cui va menzionata una specie africana, affine alle gazzelle, l’Antidoreas euchore, che vive nelle vaste pianure le quali si estendono a settentrione del Capo. Avviene ogni quattro o cinque anni che la siccità distrugga ogni verzura di quelle pianure e faccia essiccare tutte le sorgenti; in allora quei ruminanti invadono il Capo in masse così enormi, che divorano ogni pianta, la quale si trovi sulla loro via, e rendono deserte le più ridenti contrade.