Pagina:Canestrini - L'istinto nel regno animale.djvu/28

28 l'istinto


chiude il foro d’uscita, sorveglia le uova e le difende coraggiosamente contro i nemici. Quando da queste siano usciti i giovani, prodiga loro per quindici o venti giorni le sue cure, e li riporta colla sua bocca nel nido ogni qual volta ne escano. Inoltre ha cura che le uova e più tardi i giovani ricevano continuamente dell’acqua aërata, producendo col movimento delle sue pinne pettorali in vicinanza del foro del nido un continuo cambiamento del liquido. Anche questo istinto è da lungo tempo conosciuto; il primo a parlarne fu Bradley nel 1721; recentemente ne trattarono De-Betta, Siebold, Ninni, Blanchard ed altri.

Più avanzato è l’istinto nidificatore degli uccelli, il quale però anche in questa classe offre numerose gradazioni. Hannovi degli uccelli che non fanno nido; così lo struzzo delle regioni calde dell’Africa depone le uova semplicemente nella sabbia, lasciando al sole tutta la cura dell’incubazione. Questo stesso animale però cuopre le uova nelle regioni meno calde, almeno durante la notte.