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meno robusto. Non è risparmiato nè anche il diverso sesso, ed il sesso debole, che ne’ ragni è il maschile, finisce spesso la sua vita tra le velenifere mandibole del sesso forte, ossia delle femmine. Si rifletta inoltre, quanto debba essere difficile l’accumulare giornalmente una quantità d’insetti che sia sufficiente per nutrire un grande numero di esseri così voraci, de’ quali ognuno divora agevolmente dieci o dodici mosche ogni ventiquattro ore. Egli è ben vero, che, secondo gli sperimenti di Blackwall, qualche ragno può vivere perfino diciotto mesi senza il menomo nutrimento; ma è chiaro altresì, che animali tenuti in sì stretto digiuno, non possono fornirci quel materiale serico, che da essi ci attendiamo.

III.

Istinto protettore.

Gli istinti finora trattati hanno lo scopo di procurare agli animali del nutrimento.