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ragnatela. Essa si arrampica sopra un luogo elevato ed emette qui un ghiometto di seta che fissa nel punto in cui si trova. Quindi lascia uscire dalla sua filiera un filo che di continuo s’allunga e che dall’aria mossa è tenuto sospeso e quasi orizzontale. Appena questo filo tocchi un oggetto, vi resta appiccicato per la sua viscosità, del che accortosi l’animale si affretta a renderlo teso, e a costituirsi un ponte tra i due oggetti discosti. Ciò fatto, il ragno distende un filo possibilmente parallelo al primo e con tale scopo discende dal punto in cui si trova per un tratto di parecchi decimetri, ferma di nuovo il filo, sale poi al punto di prima, attraversa sul ponte già stabilito lo spazio, sempre allungando il filo che esce dall’addome, e giunto al lato opposto tende il secondo filo. Quando sono fissati questi due fili principali, vengono tirati quattro o sei fili obliqui che formano un poligono, congiungono i fili principali e segnano i limiti della ragnatella. Dopo ciò l’animale, calandosi dal punto più elevato del poli-