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pediatri è ritenuta causa predisponente all’idrocefalo ed alla meningite; nè meno funesta è quella di stringerli nelle fasce, impedendo così il normale dilatarsi della cassa toracica e dell’addome. L’abuso degli alcoolici, del thè e del caffè conduce di frequente a tristi conseguenze.

Un fenomeno singolare e finora inesplicabile è quello delle idiosincrasie; ossia alcune persone sentono in modo affatto singolare l’influenza degli oggetti co’ quali vengono a contatto. È stato citato un giovane che pativa di vomito ostinato ogni qualvolta inghiottiva un frammento di zucchero, e fu vista una signora essere presa da convulsioni quando la colpiva l’odore di una rosa. Del pari si conobbe un giovanetto, cui una goccia di limone caduta sulla pelle produceva fierissime convulsioni. Io conosco una signora, la quale, se vede un ragno anche in distanza, è presa da tale spavento che grida come una forsennata; ed un’altra che è presa da forti dolori intestinali se mangia anche un solo cucchiaino di fragole.

Un caso speciale e fortunato di idiosincrasia è la immunità, od il privilegio che hanno alcuni individui di resistere alle cause morbose. Noi ne abbiamo degli esempi calzanti nel regno animale. Così tutti i porci della Virginia, tranne i neri, s’ammalano fortemente se mangiano la radice di Lachnantes tinctoria: si dice anche che il saraceno, allorchè è in fiore, sia nocivo ai porci bianchi o macchiati di questo colore, se sono esposti al sole; ma non avrebbe veruna azione sui porci neri.

È stato detto più volte che i Negri non vengono mai colti dalle febbri di palude; ma da