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Parassiti. — L’uomo è soggetto a malattie determinate da piante od animali che vivono su di lui in qualità di parassiti. Alcuni parassiti sono diffusi in tutto l’orbe terrestre, altri vivono solamente in certe regioni. In quest’ultimo caso non è supponibile che il parassita possa vivere soltanto sugli abitanti della regione, in cui si trova; ma deve piuttosto ritenersi che soltanto una determinata regione gli offra le condizioni volute pel suo sviluppo in quegli stadii ne’ quali conduce una vita libera.

Alcuni parassiti appartengono alle infime classi; sono alghe o funghi. Essi dànno origine a varie specie di erpete, di ulceri, di tigna e ad altri consimili morbi.

Un’importanza grandissima hanno molti microbii, i quali producono delle malattie infettive, come il coléra, la tubercolosi, la febbre gialla, il tifo, il carbonchio, ecc. Intorno a questi infimi esseri sono stati fatti molti studii negli ultimi anni trascorsi e si sono pubblicati molti volumi, alcuni dei quali hanno un grande pregio. La scienza è oggi intesa a squarciare il velo che copre le cause delle malattie e particolarmente i così detti germi morbigeni, e sembra ormai constatato che il coléra è prodotto dal Baciltus Komma, la tubercolosi dal B. tuberculosis, il carbonchio dal B. anthracis, cognizioni le quali non potranno non avere un’influenza sulla cura di questi morbi, e più ancora sulla profilassi. Se si confermeranno le asserzioni dei più eminenti batteriologi dell’epoca nostra, la profilassi dovrà avere due obbiettivi: quello di impedire la diffusione dei microbii ed il loro ingresso nell’organismo umano, e quello non meno