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I rapidi cambiamenti nella pressione atmosferica sono di certo nocivi al nostro organismo: così i medici attribuiscono i numerosi casi di apoplessia cerebrale, che avvengono nelle giornate umide dell’inverno, alla diminuita pressione atmosferica per il vapore acqueo accumulato nell’aria. Secondo alcuni medici, v’hanno delle malattie che a grande altezza sul livello del mare perdono nella loro intensità; tali sarebbero la malaria, la febbre gialla, la peste ed il coléra; e si asserisce che il bacillo della tubercolosi non si propaghi a 2000 m. sul mare.

Anche l’elettricità ha una certa influenza sulla nostra salute; quelle persone, ad esempio, che soffrono di nevralgie o di emicrania, presentono gli uragani, perchè la diversità della tensione elettrica li avverte con dolorosi messaggi dell’imminente sconvolgersi dell’atmosfera. Una certa influenza ha forse anche l’ozono, ossia l’ossigeno elettrizzato; ma i medici sono arrivati, in quest’argomento, a risultati differenti e spesso opposti.

Del pari non si può negare che anche la luce agisca sui nostro organismo, ed è noto che la deficienza di essa a lungo protratta determina nei minatori, nei prigionieri, ecc., affievolimento di forze e favorisce l’insorgere, di certe malattie, come l’idropisia, la scrofola, ecc.

È pure noto che i fanciulli di campagna sono generalmente forti, sani, vispi; quelli di città magri, pallidi, fiacchi. Le troppe cure finiscono coll’opprimere questi teneri organismi. Le mamme affettuose e poco forti in igiene, temono che una bella corsa per i prati, sotto i baci fervidi del sole, sia loro dannosa, e prescelgono di tenerli