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8. Indice cefalorbitale. — È il rapporto centesimale della capacità del cranio alla capacità delle due orbite, e si trova con questo calcolo semplicissimo:

Capacità delle due orbite : capacità del cranio = 100 : X.

È facile vedere che questo indice cresce col crescere della cavità del cranio e col diminuire della capacità delle orbite. Nell’orango giovane esso ha il valore di 9,7; nell’uomo adulto oscilla fra due estremi che sono 20 e 37, ma nei microcefali può discendere a 11,4. La media pel sesso maschile è di 27,36; pel sesso femminile di 28,46; la media generale nella specie umana, presa su cranii di ogni razza, è di 27,9.

9. Indice cefalospinale. — È il rapporto decimale dell’area del gran foro occipitale alla capacità del cranio, e si ottiene da questa proporzione:

Area del grande foro occipitale : capacità del cranio = 10 : X.

In questo modo si ha un indice, che va crescendo coll’aumentare della capacità del cranio e col diminuire dell’area del foro occipitale. L’indice cefalospinale alto è uno dei caratteri più salienti del cranio umano; infatti l’indice più alto finora trovato nelle scimie antropomorfe è di 8,35: mentre il più piccolo trovato nell’uomo è quello di 13,49. La media di 100 cranii umani è di 19,19. La media di 40 cranii femminili è di 18,48; quella di 60 crani maschili di 19,65. L’ordine con cui seguono gli indici delle scimie antropomorfe,