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a coloro, nelle cui vene scorre ben piccola quantità di sangue di Negro.
La pelle del Negro si presenta al tatto fresca e molle come velluto, ma manda un odore ingrato, al quale i soli Spagnuoli e Portoghesi si abituano con facilità. Il fatto però che i Peruviani distinguono dall’odore l’indigeno, il Bianco ed il Negro; e l’altro che i cani riconoscono coll’olfatto il loro padrone, ci dimostrano che tutti gli individui, a qualunque razza appartengano, mandano un odore speciale, quantunque spesso poco intenso ed accessibile soltanto ad un odorato finissimo.
Il colore degli occhi è variabile, ma strettamente collegato con quello della pelle. L’occhio azzurro non suol trovarsi che presso le popolazioni bianche a capelli biondi; gli uomini neri o bruni hanno in regola l’iride nera o castagna, raramente grigia.
Al presente si dà grande peso ai caratteri desunti dai capelli. Alcune razze, e precisamente le più basse, hanno i capelli lanosi, ossia ciascun capello è compresso dai lati, così che la sua sezione trasversale non ha un contorno circolare, ma ellittico. In queste razze i capelli sono inoltre disposti sulla testa a ciuffi, oppure distribuiti uniformemente a vello. Nelle razze umane più elevate i capelli sono cilindrici, così che la sezione trasversale presenta un contorno circolare. Ma anch’esse scindonsi in due gruppi, dei quali il primo comprende gli uomini a capelli diritti, il secondo quelli a capelli increspati od inanellati.