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nell’embrione; esso ha due frontali, i quali in seguito si fondono in un unico osso.
2.° L’osso incisivo. — I mammiferi possiedono in regola le ossa incisive od intermascellari bene sviluppate e ben separate l’una dall’altra; nell’uomo invece si è lungamente creduto che manchino affatto, e fu perfino da un anatomico epressa l’opinione che sieno andate perdute per l’effeminato e pervertito suo modo di vivere. Ma questi ossicini furono scoperti anche nell’uomo; ma nell’uomo nei primordii della sua vita, prima che veda la luce del sole, saldandosi queste ossa prestissimo coi mascellari superiori. Dunque anche per tale carattere l’embrione s’accosta agli altri mammiferi più dell’uomo adulto.
Dell’osso incisivo si conservano le traccie nell’uomo adulto assai più sovente che non si creda; infatti il dottor Moschen ed io abbiamo trovato nel 1880 la sutura intermascellare nel 60 per 100 dei cranii trentini da noi esaminati, ed io la rinvenni dappoi anche in molti cranii veneti assai manifesta.
3.° Vertebre coccigee. — La porzione codale o coccigea della colonna vertebrale è affatto rudimentale nell’uomo, essendo formata di tre a cinque piccole ossa che articolano insieme e delle quali il primo si fonde spesso coll’osso sacro. Negli altri mammiferi, invece, il numero delle vertebre codali è talora straordinariamente grande; così nel genere Manis troviamo perfino 46 di queste vertebre costituenti una coda lunghissima. Veniamo all’embrione umano.
Secondo Fol l’embrione umano di mill. 5,6 di lunghezza ha 36 vertebre, quello di 7 mill. 33