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teri specifici , si vede che le prime decorrono velocemente e si seguono l'una l'altra a breve distanza di tempo , cosi che, secondo le nostre vedute , il feto entra già nel terzo mese nella fase teriopsidea , mentre gli ultimi stadii durano un tempo relativamente lungo. Sembra quindi che si possa stabilire una legge fondamentale in questi termini : Le varie fasi dell'ontogenesi hanno durata tanto minore , quanto più sono prossime ai primordii delio sviluppo , e tanto. maggiore , quanto più si avvicinano al termine della maturità fetale. Io ho qui considerato l'ontogenesi dell' uomo sinteticamente ed a larghi tratti , ma non sarebbe difficile il prendere in esame ogni singolo or- gano, per dimostrare come ciascuno conduca alla medesima conclusione , cui siamo giunti studiando lo sviluppo del cuore . Ma anche dalle poche cose suesposte possiamo inferire che l'uomo durante il suo sviluppo individuale at- traversa certe fasi che per lui sono transitorie , mentre le troviamo permanenti in animali che gli sono sottoposti nella scala zoologica . L'embriologia ci ha rivelato alcuni fatti che avvicinano l'uomo agli animali . Faremo cenno di alcuni.

L’embriologia ci ha rivelato alcuni fatti che avvicinano l’uomo agli animali. Faremo cenno di alcuni.

1.° Due ossa frontali. — L’uomo possiede generalmente un unico osso frontale e solo in alcuni casi di anomalia ne vediamo due simmetrici, separati l’uno dall’altro col mezzo di una sutura, che dalla radice del naso si estende in alto e dietro fino al bregma e dicesi sutura frontale o fronto-frontale od anche metopica. Nei mammiferi invece l’osso frontale è generalmente doppio. Ed altrettanto noi osserviamo