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e la mascella inferiore circoscrive uno spazio assai largo. Il mento è foggiato a punta triangolare ed i denti incisivi sono inserti obbliquamente.

Tutte le volte che noi abbiamo davanti agli occhi un cranio di alta antichità, possiamo aspettarci di rinvenirvi dei caratteri di inferiorità. E perfino nei cranii, la cui antichità non risale che a pochi secoli, troviamo con esatte misure ed osservazioni siffatti caratteri. Un celebre antropologo ha misurato in Francia la capacità craniana di 115 cranii del secolo XII, e la trovò in media di 1425 cent. cubici, mentre 125 cranii francesi dei secolo presente hanno dato in media una capacità craniana di 1461 cent. cubici. Sette secoli sono poca cosa nella vita della specie umana, e nondimeno le esatte ricerche fanno vedere un ingrandimento del cranio, cui corrispondono un aumento nel volume del cervello ed un progresso intellettuale.



Lo studio embriologico dell’uomo è per l’antropologia di grande importanza, poichè giova a chiarire due questioni che non sono state ancora risolte. L’embriologia serve a stabilire la posizione sistematica della specie umana, ravvicinandola a quei mammiferi che, per tale riguardo, hanno con lei la maggiore somiglianza. Oltre ciò è opinione generale fra i naturalisti, che lo sviluppo dell’individuo sia il riassunto dello sviluppo