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e che questo difetto viene ereditato. La cecità diurna, o vista imperfetta in una luce viva, è ereditaria quanto la cecità notturna o incapacità di vedere tranne a luce intensa; di quest’ultimo difetto si conosce un caso, in cui, nel corso di sei generazioni, ne furono colpiti venticinque membri d’una stessa famiglia. Molti individui hanno duo o tre peli delle sopracciglia più lunghi degli altri, e questa particolarità, di sì lieve importanza, può mantenersi in parecchie generazioni. Si conoscono esempi di genitori e figli che aveano le palpebre pendenti a tal punto, che per vedere, dovevano piegare la testa indietro.

In alcune famiglie è ereditaria la calvizie, in altre la carie dei denti, in altre ancora la qualità dei capelli. Se un uomo che ha cattivi denti sposa una donna con eguale difetto, assai probabilmente i figli avranno il difetto medesimo, sovente in grado maggiore; ma se il difetto l’ha soltanto il padre, i figli potranno avere denti mediocri. La ereditarietà della statura è dimostrata dal fatto seguente. Federico Guglielmo e Guglielmo II di Prussia cercarono di sposare le donne più alte del paese cogli uomini più alti, e crearono così la guardia gigantesca, composta tutta di uomini di altissima statura.

Anche le qualità mentali e morali credonsi da taluni ereditarie; così il carattere dolce e selvaggio, la prodigalità e l’avarizia, la fantasia, l’ingegno, ecc. La storia ci fa conoscere delle famiglie regnanti, famose per costumi corrotti e avidità di sangue; altre celebri per l’amore alle scienze, alle arti ed alle industrie. Giova peraltro riflettere che la educazione può avere una buona parte a questo effetto.