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imo in- volucro dell'uovo (chorion) , sono sempre, od al- meno furono nei più che 62 casi finora studiati , di sesso eguale ; ma nessuna conclusione può trarsi da questo fenomeno, perchè tali gemelli, derivando da un uovo unico ed essendo esposti alle medesime condizioni di sviluppo , devono ne- cessariamente presentare ambedue od il sesso maschile od il femminile. Si ricorse agli effetti dell'alimentazione , ma si giunse a due risultati opposti , l'uno propugnato da Ploss , Wilckens e altri , che una buona ali- mentazione della madre determini il sesso fem- minile, una scarsa il sesso maschile ; l'altro so- stenuto da Fiquet, il quale nei bovini in 30 casi é riescito ad ottenere il sesso desiderato nu- trendo bene la femmina e male il maschio quando voleva un vitello e invertendo le parti quando invece desiderava una vitella. Da risultati cosi discordanti non è possibile di trarre alcuna conclusione ; nondimeno, special- mente in questi ultimi tempi, parecchi biologi hanno insistito sulla influenza che esercita il vitto nella produzione dei sessi . Cosi il dott. G. Born ha dimostrato nel 1881 con numerosi spe- rimenti sulla Rana fusca Roes. , che sommini- strando ai girini un nutrimento disadatto , questi 95 volte su 100 si trasformano in femmine, men- tre in condizioni normali il numero dei maschi è all'incirca eguale a quello delle femmine ; ed un altro fisiologo, il Landois , pretende di alle- vare dai bruchi di una farfalla quante femmine gli piaccia , nutrendoli bene al principio e scar- samente alla fine della loro metamorfosi . Queste asserzioni saranno forse giuste ; ma da ciò che avviene in animali bassi e soggetti a metamor-